venerdì 8 febbraio 2013

LO SCOPETTO

Avevo deciso di rimodernare il bagno dell’appartamento in affitto in cui vivo: muri spugnati di un bel giallo ocra, tenda nuova per la doccia, portasapone in ceramica, scopetto nuovo.. scopetto per il water intendo…ne ho comprato uno da 28 euro, suscitando scalpore tra amici e parenti… 
“… e va bene, basta... che sarà mai... lo confesso… l’ho comprato da “Il bagno del sultano” – gli ho detto - e l’ho pagato ben 28 euro!! Anzi a dire il vero la storia e´un po’ più complessa… 
Quando sono passata davanti al “Bagno del sultano” in realtà ho visto in vetrina un altro scopetto. Bello, in alluminio, con un supporto in acciaio esile, leggero, proprio un bell’oggetto, tant’è che ho pensato, se sfili lo scopetto vero e proprio, ci metti due fiori e lo piazzi sul tavolo fai un figurone, un design tra arte povera e futurismo. 
Sono entrata e ho chiesto a una commessa: Quant’è? E lei 89 e 90. 
Con un sorriso da qui a lì, 89 e 90. 
Devo aver fatto una faccia perplessa, anzi molto perplessa perché lei mi ha subito rassicurata, Oh ce n’è anche da 120 e da 200 e anche di più... griffati... 
Comunque il punto non è questo… il punto è che vabbè che non l’ho comprato lo scopetto portafiori, ma per un attimo, per un lunghissimo attimo ho pensato di poterlo comprare. 
Vi rendete conto? Ho preso in considerazione l’ipotesi di comprare uno scopetto da 89 e 90. Non l’ho fatto ok, ma l’ ho pensato e se li vendono vuol dire che, tra i molti che si sono scandalizzati a vedere i bagni di Saddam, c’è chi è capace di spendere più di 100 euro per uno scopetto e se non compra marmi e rubinetti d’oro è solo perché non se lo può permettere, altrimenti... Alla fine, comunque sia, mi sono comprata uno scopetto da 28 euro (e detto tra noi all´epoca guadagnavo 21 euro al giorno!!!). 
E non è tutto..visto che siamo in vena di confidenze, raccontiamola per bene. Ho fatto ben di peggio (lo stesso giorno): in farmacia ho comprato una crema all’acido glicolico. Avete capito bene? Crema all’acido glicolico!! contro le rughe! Le rughe! Euro 75!! (una settimana di lavoro per intenderci, tra crema e scopetto, per gratificarmi, per compensare qualche carenza, evidentemente). 
E poi sto lì a piangere delle disgrazie del mondo, soffro delle sofferenze altrui, pretendo, dall’alto della mia sensibilità e consapevolezza, di combattere le ingiustizie del mondo. 
Io, io, io. 
 Ma io sono, sono io la causa, la responsabile. 
Siamo corrotti dentro: il migliore di noi, anche se per sopravvivere certo, per non uscire di testa, prima o poi cede al sistema e va a comprarsi una crema antirughe, o qualsiasi altra cosa, a un prezzo che spiega perché le cose stanno come stanno. 
Altro che glicolico per le rughe, vetriolo per l’anima ci vorrebbe !!!” 

(tratto da “NON DITELO A NESSUNO” - 2003 STRALCI SALVATI DA UNO SPETTACOLO MAI ANDATO IN SCENA) 



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