A Cancùn in Messico si è concluso miseramente il vertice sul cambiamento climatico e l’unica consolazione è che sarebbe potuta andare peggio. Si è sottoscritto un documento pieno di buone intenzioni, come la creazione di un fondo per raccogliere, entro il 2020, 100 miliardi di dollari¹ a sostegno dei paesi poveri con uno sviluppo a basso impatto di carbonio e anche la creazione di un sistema internazionale di controllo sui tagli alle emissioni², ma di fatto nulla di concreto sul contenimento delle stesse è stato sancito, nulla di vincolante. Si è sottolineata l’urgenza del problema ma sul chi, sul quanto e sul come, un gran bel nulla. Ci resta soltanto lo sbilenco protocollo di Kyoto che andrà a morire nel 2012.
¹ Sono l’equivalente delle spese militari italiane in poco meno di 4 anni e un quarto (!) delle spese militari annuali statunitensi, nonché appena due terzi del volume d’affari annuale del mercato americano di carne bovina e un quinto del valore delle transazioni finanziarie mondiali giornaliere.. Giusto per avere dei parametri di confronto.
² Emissioni (commercio delle): la Commissione Europea ha stabilito un limite massimo alle emissioni di anidride carbonica. Chi ne produce in più deve procurarsi dei diritti di emissione, certificati messi in vendita da aziende e imprese che operano soprattutto nei PVS (Paesi in via di sviluppo) con metodologie verdi che permettono di ridurre le emissioni stesse. Tali certificati vengono messi in commercio (un certificato equivale a una tonnellata di CO2 risparmiata e viene messo in vendita a 10/15 euro), all’interno di una speciale borsa dedicata, e permettono ai PS (Paesi sviluppati) di non operare significative inversioni di tendenza. Anche se si tratta di una vendita di indulgenze, e se il tutto si traduce in acquisizioni di territorio* e relativi sfollamenti di popolazioni indigene, gli operatori del settore, gli eco trader, chiedono: perché non finanziare tali progetti se, per una volta oltre agli effetti collaterali negativi che in genere le colonizzazioni implicano, vi è anche un aiuto alle persone? Per esempio con la distribuzione di fornelletti a baso consumo?
10 dicembre 2010
* la norvegese Green Resources ha acquisito i diritti per 99 anni su 12000 ettari in Kenia e 33000 in Tanzania, utilizza diserbante per piantumare con eucalipti e rivende i crediti alla Avis autonoleggi – dati 2012)
A Durban intanto, nonostante l’ostruzionismo di Sati Uniti, Russia, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Russia e Giappone, abbiamo ottenuto un secondo round per il protocollo di Kyoto, Kyoto 2, e un Fondo Verde per il Clima privo di fondi.
Il tutto in attesa di elaborare entro il 2015 un nuovo accordo che dovrà entrare in vigore nel 2020 !!!
Con tutta calma.
Con tutta calma.
dicembre 2012
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