venerdì 10 novembre 2023

ARGOMENTI LEGGERI IN TEMPI PESANTI

 

Negli ultimi due giorni mia madre ed io abbiamo visto due film al cinema. Erano anni che non lo facevamo. Abbiamo visto C’è ancora domani della e con la Cortellesi e Comandante con Favino come interprete principale e un bel cast di bravi attori. Purtroppo è abitudine nominare sempre il più noto e mi attengo qui anche io a tale abitudine perché non di questo voglio scrivere ma dei commenti all’uscita dal cinema.


C’è ancora domani

- Filmetto

- Bello eh, ma mi aspettavo di più

- Non ho capito perché il balletto mentre la menava

- Se gli togli il bianco e nero perde quasi tutto, furba la Cortellesi, se lo faceva a colori vedi che non era granché.


Di seguito i pensieri in risposta che ho tenuto diplomaticamente per me.


- Filmetto virgola. Sorbiamo quotidianamente spazzatura in formato video senza battere ciglio e ora facciamo gli schizzinosi per un film, comunque sia, ben fatto? Magari non diventerà un cult nella storia del cinema ma perché negare di esserselo goduto dall’inizio alla fine?

- Ti aspettavi di più cosa? Capita di restare delusi da un film ma in questo caso direi che le aspettative suscitate durante la promozione sono state soddisfatte. Alle volte certi commenti mi paiono fine a se stessi, giusto per dire qualcosa.

- Il balletto mentre la menava un’intelligente e provocatoria delicatezza della Cortellesi. Non vediamo sufficiente violenza e sangue? E, se non ad assuefarci, serve? Non pare proprio.

- Furba… ha fatto bene il suo lavoro e infatti ha scelto il bianco e nero.


Comandante

- Eh, ma Favino è un piacione.

- Ma, ti dirò, il film non era per niente realistico, sembrava teatro, poco credibile. O fai un film o fai teatro.

- Non c’era tutta questa azione.

- L’aereo abbattuto era fatto con il computer, non era vero.

- Però Favino con ’sto dialetto e il modo come parlava a me mi ricordava qualcuno.


Dunque.


-Vero, Favino è un piacione, non si discute ma direi che se lo può permettere: gioca sui primi piani e funziona con la faccia che si ritrova. Grave sarebbe se puntasse solo su quello e i personaggi che interpreta fossero tutti uguali, cosa che non è. Direi che ha dato prova di essere bravino e se gli va di fare il piacione, buon pro gli faccia.

- Certo che sembra teatro. È un film teatrale. Volutamente. Ed è questa scelta che ha permesso di fare un film nuovo su temi già trattati. Esiste proprio una filmografia di genere. Il primo che mi viene in mente… Dogville con la Kidman, poi Carnage di Polanski, La parola ai giurati con Henry Fonda…

- E sì, se non ci sono casino e velocità non c’è azione. Ci hanno proprio rovinati!

- E meno male!

- E certo che ricorda qualcuno. Si è sicuramente ispirato a Paolini. E prima che qualcuno dica Ha copiato, dico Ha reso omaggio a un maestro.


Ho buttato giù di getto queste righe per vedere se sono ancora capace di scrivere. Infatti se già da tempo mi risultava difficile, da oltre un anno mi risulta impossibile.