giovedì 31 gennaio 2019

NUOVI SPAZI DI ESPRESSIONE

Ho deciso di pubblicare qualcosa anche in francese sul sito di Mediapart e desidero condividere questa novità.



Ecco il link

https://blogs.mediapart.fr/barbara-panelli/blog


A parte il mio modesto contributo, sul sito troverete articoli e video interessanti.

A presto.

mercoledì 30 gennaio 2019

IL GIAPPONE ABBANDONA L'IWC


Dal primo di giugno il Giappone, a seguito dell'annuncio del suo ritiro dall'Iwc (International whaling commission), riprenderà la caccia commerciale alle balene.

Apparentemente è una pessima notizia ma, in realtà, è il contrario.

L'Iwc si costituisce nel secondo dopoguerra tra stati dediti alla caccia alle balene e oggi è composta da 66 Paesi membri. Al suo interno una sottocommissione scientifica ha avuto nel tempo la funzione di indicare le quote per la caccia commerciale e per quella cosiddetta scientifica. Cosiddetta perché il prelievo degli esemplari per la raccolta di dati utili a una presupposta ricerca la maggior parte delle volte è stato giustificato dalla semplice rilevazione del sesso e delle dimensioni.
Senza entrare nel dettaglio, una delle caratteristiche di tale commissione è il diritto di veto: qualsiasi Stato membro ha, entro novanta giorni, facoltà di opporsi alle decisioni quando esse vadano contro  propri interessi di qualsivoglia natura. Ciò esautora di un potere reale la Commissione che nel 1986, attraverso un lungo percorso, diviene principalmente organismo di tutela dei cetacei. Attraverso il diritto di veto, o per banale pirateria, alcuni Paesi, GiapponeNorvegiaIslandaRussiaCorea e balenieri locali di diversi altri Paesi hanno continuato indisturbati la loro attività, addirittura incrementandola. Inoltre il Giappone ha sempre pagato alcuni Paesi, ad esempio la Mongolia, priva di sbocco sul mare, per avere voti di supporto nel boicottaggio delle moratorie.
A settembre scorso un no secco al progetto di una riserva per le balene nell'Atlantico meridionale è arrivato da IslandaNorvegiaRussia e Giappone. Con 39 nazioni a favore, 25 contrarie e tre astenute, non si è riusciti a raggiungere la maggioranza richiesta di tre quarti, sottolineando la crescente frattura all'interno dell’organizzazione internazionale.
L'uscita dall'Iwc vanificherà la strategia del Giappone di proporsi come nazione ricercatrice e lo porrà in una condizione di totale illegalità.  Questo sarà l’ultimo anno di attività di caccia da parte del Giappone nell'Oceano Antartico.  La caccia alle balene come industria “legale” è finita e le nazioni fantoccio non saranno più pagate per votare per gli interessi egoistici delle industrie baleniere nipponiche. Finalmente finirà la farsa della caccia a scopi scientifici: i giapponesi sono fuori dall'Oceano Antartico e non saranno più incentivati a far votare le nazioni fantoccio per i loro ristretti interessi personali. Avremo forse una buona volta, grazie alla pressione internazionale, la possibilità di far diventare l'Oceano Antartico un vero santuario libero da bracconieri. Tanto per cominciare. C'è da augurarsi che anche altri si chiamino fuori, in modo da dare una bella ripulita alla Commissione trasformandola in un organismo forte all'interno della comunità internazionale e sperare che una crescente coscienza pubblica unita al diritto internazionale riescano a isolare gli irriducibili.
Sono fermamente convinta, come più volte ho ribadito, che su alcune questioni di interesse comune, debbano esistere regole planetarie non derogabili.

Bibliografia consigliata:
Il canto delle balene – Jeremy Cherfas
La storia di Greenpeace – ed. La Spiga
Ocean warrior – Paul Watson – ed. Mursia
Cacciatrici di balene – F.Frilli ed.
Le balene lo sanno – Pino Cacucci – Feltrinelli
Il mondo alla fine del mondo – Luis Sepùlveda – Guanda ed.
Storia di una balena bianca raccontata da lei stessa – Luis Sepùlveda – Guanda ed.

Filmografia consigliata:
The cove – La baia dove muoiono i delfini – Feltrinelli
The end of the line – Al capolinea - Feltrinelli







giovedì 3 gennaio 2019

PROPOSITI PERSONALI PER IL NUOVO ANNO


PREMESSA FONDAMENTALE: trovare finalmente un buon medico che mi restituisca a una vita normale

QUINDI IN ORDINE SPARSO: riprendere a camminare ogni giorno all'alba lungo la costa, riscoprire anche le passeggiate notturne, ritornare vegetariana, continuare ad aiutare chi ha bisogno di aiuto facendo del mio meglio, non aver paura di chiedere aiuto, dedicarmi con metodo al nuovo libro anche solo un paio d'ore al giorno, raccogliere tutte le mie poesie, accettare solo lavori pagati il giusto libera dal timore di non riuscire a pagare l'affitto, smettere di fumare, bere più acqua, non dire sempre sì, riuscire ad aprir bocca con le persone aggressive anziché restare muta e tachicardica, restare resiliente, restare aperta al prossimo, liberarmi dal peso delle delusioni, essere presente, prendermi cura dello spazio attorno al condominio in cui abito, impegnarmi per aprire una biblioteca al Parasio con tutti i libri che ho, mantenere saldi i principi, adottare un gatto, dopo dieci anni riuscire ad andare a trovare la mia amica Daniela a Procida, incontrare nuovamente una balena, recuperare la capacità di ricordare ciò che studio per condividerlo con gli altri, ascoltare musica più spesso, trovare tempo per tutti senza sottrarne a me stessa, andare per un po' da Liliane e Marc a Saliers e prendermi cura dei due cavalli, recuperare la conoscenza del francese, studiare sul serio il tedesco, in alternativa imparare lo spagnolo o il portoghese, riuscire a portare chiarezza in un paio di situazioni irrisolte, ritrovare il piacere di cucinare, fare fotografie, andare al cinema con mia madre, imparare a riconoscere le costellazioni.

È bello scrivere un elenco del genere, chiarisce le idee. Provate.