mercoledì 20 aprile 2016

PAUSA CREATIVA

Mi assento per un paio di settimane. Da gennaio, si tratta della seconda porzione di tempo che dedicherò al nuovo progetto letterario. La prima è durata altrettanto. Considerato che sarebbero necessari, senza dover pensare ad altro, due, tre anni di lavoro per ottenere un risultato degno, di questo passo dovrei farcela verso i settanta.
Intanto vediamo come vanno queste prossime giornate. Il luogo è ideale per essere serenamente creativi. Ai problemi pensiamo al ritorno, tanto sopravvivono benissimo anche senza di noi.
Auguro a ogni persona di riuscire a trovare del tempo (o prenderselo con la forza) per le cose importanti, quelle in cui ci riconosciamo e che ci fanno provare empatia con la vita, e, soprattutto di essere sempre in grado di riconoscerle.



Desidero condividere con voi il mio angolo di paradiso (Saliers - Camargue)






lunedì 11 aprile 2016

UN GRAN BEL REGALO

Fatevi un regalo e fatelo soprattutto ai vostri cari, in particolare a figli e nipoti, vostri e magari anche a quelli degli altri.
Prendetevi un paio d'ore e guardate il documentario "Al capolinea - The end of the line" per ora non si trova su Youtube, almeno io non l'ho trovato, ed è edito da Feltrinelli.
Guardatelo fino alla fine e seguite con estrema attenzione ogni parola, facendo buon viso ai sottotitoli. E, soprattutto, dopo i primi 5 minuti non pensate, ecco il solito allarmismo estremo, le solite notizie negative, ho già abbastanza problemi per aggiungermene altri. 
Mettetevi comodi e nella disposizione d'animo dell'apertura e dell'ascolto. Dell'entusiasmo e della possibilità. Della gioia di imparare e di sapere di avere in mano la reale e concreta possibilità di poter fare qualcosa di utile e bello nella vita.
Il documentario è di qualche anno fa, ma il fenomeno che descrive è in atto, noi ne siamo testimoni e basterebbe un decennio di serietà e rigore seguito da una futura gestione intelligente per far rientrare in gran misura il problema.
Non farlo significherebbe essere totalmente e irrimediabilmente folli.

venerdì 8 aprile 2016

LAVATRICE PER SBADATI

È da quando ero ragazzina che mi chiedo: ma perché non inventano una lavatrice con uno sportello in alto per aggiungere, a lavaggio iniziato, quel capo che immancabilmente si dimentica di mettere dentro?
Ci hanno messo una vita ma alla fine gli è venuto in mente.
A parte i contro evidenziati dai test di Altroconsumo, l'idea è buona, fermo restando che sarebbe meglio che i nostri cervelli riuscissero a procedere senza perdere pezzi per strada.

giovedì 7 aprile 2016

IVORY-CRUSH A ROMA



Dopo aver letto l'articolo al link seguente, sono andata a cercare alcune righe scritte un paio di anni fa. Me ne sono rammentata perché rileggendo sul medesimo argomento ho avuto la medesima reazione. Vi ripropongo qui sotto quanto scrissi. Sicuramente mi sfugge qualcosa ma, a parte il valore simbolico del gesto, non trovo altro.

http://www.lifegate.it/persone/news/ivory-crush-roma-distruzione-avorio



AVORIO

Ho letto che viene massacrato un centinaio di elefanti ogni giorno e a questo ritmo si rischia l’estinzione dell’elefante africano in neanche vent’anni. Non è quella gran novità. Il punto è che ci si sta battendo per l’applicazione di una moratoria il cui punto di forza, oltre a un’auspicabile intensificazione dei controlli, sarebbe la distruzione volontaria di tutte le riserve nazionali di avorio per mandare un chiaro messaggio: il traffico di avorio è inaccettabile.  Dovrebbe servire a far ridurre la domanda e di conseguenza i traffici illeciti. A me sembra che così* l’avorio acquisterà ancora più valore quindi farà più gola, per cui chi ha i soldi riuscirà comunque a procurarsene e sarà maggiormente spregiudicato nel farlo. Non passerà il messaggio dell’inaccettabilità; diciamo che si sceglie il male minore. Visto che diminuiranno coloro che potranno permettersi di acquistare avorio si ammazzeranno meno elefanti. E che fare? Accontentiamoci.

9/02/2014



·         Credo che inondando il mercato di un bene se ne faccia crollare il prezzo, rendendolo meno appetibile a chi cerca il lusso o una preziosa alternativa di investimento





mercoledì 6 aprile 2016

LA STORIA DELL'UOMO

Qualche giorno fa un ragazzo di prima superiore mi ha chiesto perché arrivano tutti questi  extracomunitari, perché ci sono tutti questi migranti.
Volevo dargli una risposta esauriente, semplice, e globale. Grosso modo quanto segue corrisponde a quanto gli ho detto.

Quando gli uomini hanno iniziato a vivere in gruppo erano, chi più chi meno, tutti in una condizione di uguaglianza nella precarietà. Nel corso del tempo alcuni uomini, per capacità, per astuzia, per fortuna, sono riusciti a migliorare la propria posizione e si sono arricchiti, innanzitutto sfruttando le risorse dei territori. Inoltre c’è stata una ovvia tendenza al raggruppamento di questi individui, principalmente nelle zone geografiche le più favorevoli, attraverso la creazione di sodalizi di varia natura aventi come scopo il rafforzamento del gruppo nei confronti di coloro che non ne facevano parte. Ciò ha determinato una crescita di potere di questi gruppi rispetto al resto degli uomini che, conseguentemente, hanno incontrato maggiori difficoltà a intraprendere lo stesso percorso, fino al punto di dipendere per l’accesso alle risorse quasi interamente da coloro che prima di loro, in vari modi, ne sono diventati custodi, proprietari, amministratori, detentori, o quello che è. Questo sistema è proseguito fino a essere quello attuale. Ciò con l’aggravante che la metodologia di accaparramento delle risorse, la gestione delle stesse, i processi di produzione e di commercializzazione, sono stati basati sul presupposto che il benessere raggiungibile sia infinito, sapendo bene che, se lo stesso modello venisse miracolosamente applicato ovunque, il sistema terra non reggerebbe. Quindi in assoluta malafede proclamiamo come universali i diritti e i valori di cui noi occidentali andiamo tanto fieri ma che a oggi non abbiamo condiviso con il resto dell’umanità perché non è oggettivamente in nostro potere poterli condividere. Ma per noi vogliamo che continuino a valere, costi quel che costi, perché il nostro stile di vita non è negoziabile.
Per finire, la terra si è fatta più piccola, vuoi per le monocolture, vuoi per la desertificazione, vuoi per lo sfruttamento sconsiderato delle risorse, che sia acqua, che siano pesci, che sia foresta, vuoi per i cambiamenti climatici; si è fatta più stretta e più affollata. Un po’ perché essendo sempre meno la terra a disposizione anche a essere sempre gli stessi pare di stare più stretti, un po’ perché comunque entro i prossimi trenta, quarant'anni dovremmo essere un paio di miliardi in più.
Quindi, chi sta male, per un motivo o per l’altro, guerra, fame, sete, persecuzioni, si sposta. E iniziano a spostarsi in tanti. E, presumibilmente, eventi estremi che dovessero decimarci a parte, saranno sempre di più. Per cui o si trovano soluzioni intelligenti, quindi lungimiranti, tra cui ripensare il nostro sistema economico/finanziario/commerciale/energetico, o si erigono muri. Che è ciò che si sta facendo. E visto che anche nei Paesi che se la passano bene, iniziano ad aprirsi le crepe di un sistema che non potrà che collassare e per molti le condizioni di vita sono peggiorate, peggiorano, e peggioreranno, questi muri vengono eretti con il beneplacito della popolazione che ne resterà al riparo. Molto difficile persuadere persone che hanno poco o sempre meno a condividere con chi non ha nulla. Fa paura. Tanta paura.
Sono riusciti a metterci nella condizione di dover essere complici. Chapeau!
E ciò al di là di qualsiasi differenza culturale, religiosa, o che altro. Fossimo tutti wasp (White Anglo-Saxon Protestant - bianchi di origine anglosassone e di religione protestante) sarebbe uguale, il problema resterebbe, perché saremmo comunque troppi e la ricchezza, o il potere per dirla in modo più chiaro, non può essere per tutti, sennò che ricchezza sarebbe.
Per cui ragazzo mio, mettiti il cuore in pace, o accetti i dogmi in cui siamo cresciuti e tutto ti sembrerà normale, inevitabile, al limite increscioso e spiacevole al pensiero di chi patirà, o cerchi le cause, e allora quello che vedrai non sarà un gran bello spettacolo. Hai presente la pillola azzurra e quella rossa di Matrix? Accettare inconsapevolmente o capire e poi scegliere. La prima opzione, per certi versi, è sicuramente più gradevole.


Consiglio di lettura:
“ Ishmael” di Daniel Quinn (quasi introvabile)



(tutti i diritti riservati)




sabato 2 aprile 2016

LA BULGARIA PROTEGGE L'EUROPA

Condanniamo la violenza, infatti ne affidiamo l'esercizio ad altri.
Ciò che accade sul confine bulgaro è esecrabile.