lunedì 19 ottobre 2015

#VACCINI


La proposta di rendere obbligatoria la vaccinazione per accedere a scuola e multare, si è parlato anche di radiare, i medici contrari a tale profilassi, ha scatenato un acceso dibattito. Tra sostenitori accaniti e denigratori che temono il super controllo delle multinazionali farmaceutiche, c’è come sempre una via di mezzo.  Il problema degli interessi economici è reale, serio, e deve acuire il nostro senso critico e la conseguente pretesa di trasparenza. Altrettanto grave è la vetustà di alcune sperimentazioni di sicurezza pre immissione sul mercato. Resta indiscutibile il fatto che come metodologia preventiva la vaccinazione, la scoperta della vaccinazione, è stata una delle più grandi conquiste in campo medico.
Personalmente sono a favore dei vaccini ma ritengo molto grave che non ci siano studi ufficiali indipendenti sui danni collaterali, per stabilire caso per caso se ci sono e quali sono. Non stiamo parlando di farmaci che si utilizzano in presenza di patologie (esiste la vaccinazione terapeutica ma non è di quella che si sta parlando), ma di sostanze che si somministrano a bambini sani.
Ci vorrebbero sia l’obbligatorietà di una visita clinica presso le ASL prima della pratica vaccinale per verificare lo stato di salute, anche pregresso, del bambino, sia quella della prescrizione medica vaccinale. Inoltre bisognerebbe imporre alle famiglie di appuntare su appositi registri gli effetti delle vaccinazioni sui bambini nei giorni successivi alle iniezioni, segnalandole alle autorità sanitarie competenti.
Quanto alla posizione dei singoli medici, essa va rispettata quale espressione di libertà personale anche se, nel caso specifico, l’eliminazione di una malattia si ha quando la copertura raggiunge il 100% di una popolazione. E qui la libertà personale va a scontrarsi con l’eventuale danno sociale che potrebbe procurare.
Una difficile scelta etica senza nemmeno il supporto di una certezza scientifica. So che non ne esistono di certezze scientifiche e che ciò che oggi sembra il meglio domani potrebbe rivelarsi, se non sbagliato, di molto migliorabile ma se almeno vedessimo una reale volontà di finanziare, anziché il marketing, studi approfonditi sulla relazione vaccino/patologia, relazione da molti denunciata come ingente e sottostimata, forse potremmo compiere una scelta con maggiore serenità.

Lettura consigliata: “Il meraviglioso innesto” ed. Laterza 1985


ottobre 2015

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