La proposta di rendere
obbligatoria la vaccinazione per accedere a scuola e multare, si è parlato
anche di radiare, i medici contrari a tale profilassi, ha scatenato un acceso
dibattito. Tra sostenitori accaniti e denigratori che temono il super controllo
delle multinazionali farmaceutiche, c’è come sempre una via di mezzo. Il problema degli interessi economici è
reale, serio, e deve acuire il nostro senso critico e la conseguente pretesa di
trasparenza. Altrettanto grave è la vetustà di alcune sperimentazioni di
sicurezza pre immissione sul mercato. Resta indiscutibile il fatto che come
metodologia preventiva la vaccinazione, la scoperta della vaccinazione, è stata
una delle più grandi conquiste in campo medico.
Personalmente sono a favore dei
vaccini ma ritengo molto grave che non ci siano studi ufficiali indipendenti sui danni
collaterali, per stabilire caso per caso se ci sono e quali sono. Non stiamo parlando di farmaci che si utilizzano in presenza di patologie (esiste la vaccinazione terapeutica ma
non è di quella che si sta parlando), ma di
sostanze che si somministrano a bambini sani.
Ci vorrebbero sia l’obbligatorietà di una visita clinica presso le ASL prima della pratica vaccinale
per verificare lo stato di salute, anche pregresso, del bambino, sia quella della prescrizione
medica vaccinale. Inoltre
bisognerebbe imporre alle famiglie di appuntare su appositi
registri gli effetti delle vaccinazioni sui bambini nei giorni successivi alle
iniezioni, segnalandole alle autorità sanitarie competenti.
Quanto alla
posizione dei singoli medici, essa va rispettata quale espressione di libertà personale anche se, nel caso specifico, l’eliminazione di una malattia si ha quando la copertura raggiunge il 100% di una popolazione. E qui la
libertà personale va a scontrarsi con l’eventuale danno sociale che potrebbe
procurare.
Una difficile scelta
etica senza nemmeno il supporto di una certezza scientifica. So che non ne
esistono di certezze scientifiche e che ciò che oggi sembra il meglio domani
potrebbe rivelarsi, se non sbagliato, di molto migliorabile ma se almeno
vedessimo una reale volontà di finanziare, anziché il marketing, studi
approfonditi sulla relazione vaccino/patologia, relazione da molti denunciata
come ingente e sottostimata, forse potremmo compiere una scelta con maggiore
serenità.
Lettura consigliata: “Il meraviglioso innesto” ed. Laterza
1985
ottobre
2015
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