giovedì 15 ottobre 2015

#acqua su #Marte


Ne ho già scritto in passato in diverse occasioni, dell’uomo che offende l’intelligenza che si vanta di avere, ma questa notizia dell’acqua su Marte mi costringe a ripetere ovvietà.

Meraviglia! Acqua… su Marte c’è acqua.
Potrebbero esserci altre forme di vita…
Oh sì, meraviglia delle meraviglie… che emozione…

Perdonate, ma un linguaggio triviale s’impone.
Cosa cazzo ce ne frega dell’acqua su Marte?
I casi sono due:
o vogliamo fottere anche quella o siamo del tutto rincretiniti
Probabilmente le due cose insieme.

Quella che abbiamo qui sulla terra ci schifa? Sembra da come la trattiamo. E forse bisogna proprio farla pagare, e cara, molto cara, ma non quella che resta, quella di prima, quella che è stata immerdata in ogni modo, e deve pagare chi l’ha immerdata. Ma così tanto da poter risolvere i problemi idrici di tutto il pianeta.

Quella che resta, invece, trattarla con riguardo e riconoscenza, permettere a chiunque di accedervi, equamente, senza sprechi, senza volerne trarre profitto.
Centellinarla nel mentre che si cambia rotta e concederle il tempo di rinnovarsi e tornare, per quel che sarà possibile, viva e piena di vita, in un processo di resilienza che sarebbe la nostra unica possibilità di salvezza.
In alternativa, come ho visto in una bella vignetta, pomperemo quella da Marte.






5 ottobre 2015

Nessun commento: