mercoledì 20 marzo 2013

CHEMTRAILS

Avete presente quei reticolati di scie bianche che, da parecchio tempo a questa parte, si vedono nel cielo? Quelle stravaganti scacchiere bianche sull’azzurro? O quelle linee a U e a spirale, che non possono essere traiettorie di aerei di linea? 
Da diversi anni molte persone nel mondo si chiedono cosa sono. E stanno nascendo ovunque comitati di indagine, anche all’interno di organismi internazionali. 
Io, pur alla larga da correnti complottiste e catastrofiste, essendomi ritrovata sotto al naso il fenomeno in questione, non riesco a far finta i niente e vorrei capire di che si tratta. 
Pochi giorni fa, il 20 novembre, c´è stata a Roma, la prima manifestazione nazionale sulle scie chimiche, promossa da CoNOsci, Comitato nazionale per l’orientamento sulle scie chimiche. 
Esiste sull’argomento una vasta letteratura, se così si può definire, consultabile online, ma trattasi per lo più di siti appartenenti alla “controinformazione”, ovvero tutto quell’insieme di contenitori di pensiero, diversamente nati e diffusi, che si fregia di combattere le versioni e spiegazioni ufficiali fornite spesso in palese contraddizione con dati oggettivi e deduzioni ovvie su argomenti e fatti di interesse generale. Non esiste in contrapposizione, a parte rari, scarni e non esplicativi comunicati stampa, nulla che possa chiarire degnamente dubbi legittimi. 
Il documento più ufficiale in Italia è la recente lettera del Segretariato generale della Presidenza della Repubblica, in risposta alla documentata e incisiva istanza di una cittadina. 
Risposta che non dice nulla se non che “risulta impossibile intervenire su materie regolate da specifiche disposizioni di legge, la cui applicazione spetta ai competenti ministeri e su cui la Presidenza della Repubblica non può in alcun modo intervenire”. 
Affermazione questa piuttosto inquietante. 
Ora, considerando che, qualunque sia il loro perché, le scie chimiche ci sono, sono visibili, fotografabili, filmabili e, soprattutto, sono riconoscibili per le insolite modalità e traiettorie con cui vengono emesse, secondo, non esiste una versione istituzionale univoca da parte dei governi degli Stati sui cui cieli le scie sono presenti (e ciò nonostante interrogazioni in merito da parte di parlamentari, giunte comunali, liberi professionisti, associazioni di consumatori in varie parti del mondo, inclusa l’Italia), il che è insolito, visto e considerato che viviamo in una società nella quale si sostengono spesso e con estrema disinvoltura solenni baggianate in barba all’evidenza dei fatti, e, terzo, nessuno cavalca l’onda del fenomeno, cosa parimenti insolita, il voler sapere cosa sta accadendo diviene un dovere civico. Da dove decollano questi aerei? Che aerei sono? Di quale nazionalità? Cosa spargono? Chi decide quando e dove? A chi è imputabile la responsabilità del tutto? 

novembre 2011
 vedi articolo Chemtrails 2 

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