giovedì 8 dicembre 2016

RICICLARE I SOGNI

Com'è facile cedere alla tentazione di riciclare i sogni che abbiamo condiviso con qualcuno che abbiamo amato con qualcun altro che amiamo dopo. Funzionavano, emozionavano. Perché non dovrebbero funzionare ed emozionare ancora?
Forse perché certi sogni nascono dall'empatia che si crea tra due specifici individui, dall'amalgamarsi dei pensieri, delle idee, e delle esperienze che essi specificatamente hanno. Non è replicabile.  Una volta separati, e poi uniti ad altri individui, essi saranno causa e materia per altri sogni.
Replicare, ripetere, riproporre, pronunciare identiche frasi sarebbe solo il simulacro di qualcosa che non è più. Sarebbe una veste di misura sbagliata, qualcosa di posticcio e sistemato sopra.
Mi si strizzerebbe il cuore se un domani, per fare un piccolo banale esempio, mi innamorassi e mi sorprendessi a parlare di mettere su un piccolo bistrot in campagna con un paio di camere annesse.
Certo, tutto è già stato. Si arriva a un punto in cui ci si ferma, un po’ ci si arrende, e semplicemente ci si pacifica di fronte all'ascolto di chi sente per la prima volta un sogno del nostro passato credendolo vivo e pulsante. Ma noi sappiamo bene che si tratta soltanto dell’ombra di qualcosa che non siamo stati in grado di realizzare.

Nessun commento: