Leggevo un articolo sul fenomeno dell'allontanamento crescente, a
livello mondiale, dai combustibili fossili da parte degli investitori che iniziano a fare il giro largo dalle aziende che li utilizzano quasi esclusivamente o li estraggono. Quasi in
chiusura ho trovato una frase che mi ha colpito perché è la risposta sintetica
e chiara a una domanda che mi sono posta più volte. Una risposta cui ero già
giunta ma il vederla stampata così, senza pudore, come considerazione ovvia, è
stato una conferma di cui avrei fatto volentieri a meno.
È un’illusione che il denaro
tolto al nostro obsoleto sistema energetico venga rivolto all'innovazione e
all'alternativa pulita nel medesimo settore. Il denaro in questione andrebbe ad
altri settori azionari da migliaia di miliardi, come l’informatica e
l’immobiliare (non nel senso della TRI - terza rivoluzione industriale-, purtroppo), in quanto le “infrastrutture di investimento” dell’industria delle
rinnovabili non sono ancora abbastanza robuste per accogliere ampi flussi di
capitale, soprattutto provenienti da grandi investitori istituzionali, e il
mercato dei green bond è ancora nella sua fase infantile.
E io che cercavo di capire come
mai non si spostassero tali risorse da qui a là, visto che in termini
economici, di posti di lavoro, e crescita, ci sarebbe solo da guadagnare.
È semplicemente troppo presto per
una tale operazione, prendiamocela comoda, aspettiamo che l’eccitazione
aumenti!
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