Scrivo a caldo mentre seguo
in notturna le vicende del colpo di
stato in Turchia. Seguo ciò che accade con i pensieri ancora su Nizza. Spero ci
riescano, che il colpo di stato vada a buon fine. Che Erdogan e i suoi accoliti
vengano tolti di mezzo. Non so perché. Istinto.
So che se anche Erdogan favorisce i movimenti dell’Is, elimina gli oppositori al suo regime, imbavaglia l’informazione, arresta chi non gli va, un governo militare pur di matrice laica, non sarebbe quella gran cosa. Però se falliscono si mette male. Erdogan si ritroverebbe tra le mani l’alibi perfetto per portare al limite estremo l’eliminazione degli oppositori al suo regime. Secondo me non gli sembra vero. Sempre che… Avete presente la domanda che bisogna sempre porsi: cui prodest? Comunque sia, se non ce la faranno, sarà un bagno di sangue.
So che se anche Erdogan favorisce i movimenti dell’Is, elimina gli oppositori al suo regime, imbavaglia l’informazione, arresta chi non gli va, un governo militare pur di matrice laica, non sarebbe quella gran cosa. Però se falliscono si mette male. Erdogan si ritroverebbe tra le mani l’alibi perfetto per portare al limite estremo l’eliminazione degli oppositori al suo regime. Secondo me non gli sembra vero. Sempre che… Avete presente la domanda che bisogna sempre porsi: cui prodest? Comunque sia, se non ce la faranno, sarà un bagno di sangue.
È strano però che dopo ore nessun
capo di Stato si sia fatto vivo. Me li immagino tutti a stringere i braccioli
delle poltrone, protesi in avanti verso gli schermi televisivi, con i cellulari
in piena attività e l’aria sempre più imbarazzata man mano che scorrono i
minuti. Levarselo di torno senza muovere un dito sarebbe bello, ma vedi
mai che invece il golpe fallisce e non abbiamo comunicato subito il nostro
sostegno contro questo attacco alla democrazia…
Non riesco a richiamare le
informazioni depositate da qualche parte nel mio cervello per fare un’analisi
critica della situazione fino a fornire motivazioni il più possibile obiettive
e ragionate a supporto del mio propendere per un esito o il suo opposto.
Predomina l’istinto. Incrocio le dita. Fa’ che non riesca più a tornare. Fa’
che non torni al potere. Altrimenti farà fuori, in un modo o nell'altro un sacco di gente.
L’istinto, mentre guardo e
ascolto, però continua a ripetermi che dal potere probabilmente non si è mai
allontanato e lo detiene saldamente mentre se la svolazza sui cieli d’Europa.
15 luglio 2016
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