lunedì 25 luglio 2016

BREXIT 2 - appunti al volo


Avrei voluto scrivere un pezzo sull'esito del referendum britannico ma sto facendo la stagione con orari assurdi, per cui soprassiedo. Riporto qua sotto gli appunti su cui avrei lavorato. meglio che niente.

Utopia retrograda
Classe operaia + popolazione borghese piccoli centri
Mondo senza più fissità e certezze
Persone smarrite e arrabbiate che cercano qualcuno cui dare la colpa
Prima si stava meglio
La paura del futuro (economico) induce alla colpevolizzazione dei lavoratori immigrati (dinamica nota e ricorrente nella storia) anziché rivolgersi alle cause reali.
E se non fosse così grave il risultato del referendum britannico?
Magari dà il la a una seria riflessione sull'Unione europea.
Il problema del rispetto della democrazia nell'esaudire la richiesta di rifare la votazione.
Non è detto che ciò che decide la maggioranza sia democratico. Abbiamo rappresentanti politici di un’ignoranza abissale ( discorso buona e malafede a parte),  l’uomo comune spesso lo è di meno ma a sentire certi commenti per strada, le ragioni che vengono fuori sono ben lungi da quello che dovrebbero essere.
Rivoltare e demolire? A volte lo si può fare senza salire sulle barricate. Ma non c’è aria di rivoluzione. Rivoluzione umana. Solo una fottuta paura di perdere sicurezza materiale. Costi quel che costi.

Per principio va difeso l’esito del referendum. Per lungimiranza e senno, no. Anche se comprendo la voglia di disfare tutto e vedere se almeno così succede qualcosa (di buono).

26 giugno 2016

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