giovedì 17 marzo 2016

SITI WEB PER CASE VACANZA

Anni fa utilizzai per lavoro i primi portali nati per pubblicizzare gli appartamenti ammobiliati per uso turistico. Ce n’era uno tedesco, uno francese, tre o quattro in lingua inglese. Ognuno di essi aveva il proprio layout, diversi prezzi, diverse offerte, diversi modi di proporre gli immobili. Si sceglieva quindi in base alle proprie esigenze e si modificava direttamente la propria inserzione da una pagina di accesso all'area privata. Negli anni tali portali sono aumentati di numero, hanno affinato pagine e servizi, hanno man mano diversificato le opzioni di inserzione, offrendo pacchetti per ogni esigenza.
Recentemente, per aiutare un’amica intenzionata a pubblicizzare il proprio immobile, mi sono avventurata di nuovo in un mondo che dunque conosco abbastanza bene, avendo però una sgradevole sorpresa. In pratica, di accorpamento in accorpamento, il 90% dei portali più noti e utilizzati, ha adottato medesimo layout e medesime metodologie di impostazione delle inserzioni, e, soprattutto, ha diminuito considerevolmente l’autonomia del proprietario nella gestione della stessa.
Se si opta per inserzione a basso costo o gratuite, giustamente i portali chiedono una percentuale sui contratti a buon fine, ma anche spendendo cifre nell'ordine di centinaia di euro, ci si trova limitati nell'interazione tra proprietario e cliente, privi della possibilità di contrattazione. Inoltre se non si sceglie l’opzione pagamenti online da parte del cliente si ha meno visibilità, se la si sceglie, gestiscono tutto i portali (o il portale, visto che stan tutti sotto lo stesso tetto) e solo a pagamento avvenuto ci si può scambiare recapiti e comunicare direttamente.
Inoltre vi sono alcuni aspetti non proprio funzionali ma viene meno la possibilità di rivolgersi alla concorrenza perché appunto hanno adottato praticamente tutti lo stesso sistema.
Per fare un esempio: se uno decide che la propria casa  per 6 +1 persone costa tot a settimana, sia che venga una sola persona, sia che vengano in due, tre, quattro, cinque, sei o sette, e che invece le spese (dai consumi alle pulizie)  cambino in base al numero delle persone (ad esempio 20 euro a testa alla settimana), allora iniziano i problemi. I portali, dicono per trasparenza nei confronti del cliente, aggiungono nella tabella delle tariffe al tot stabilito le spese per due persone, quindi avremo tot +40, e forniscono questa cifra come definitiva, mentre la cifra in realtà potrebbe essere inferiore o superiore ( tot + 20, tot +40, tot + 60, tot + 80, tot + 100, tot + 120). Non c’è modo di rendere questa cosa visibile per il potenziale villeggiante. Interpellati suggeriscono di mettere una cifra aggiuntiva per ogni persona in più oltre alle due fisse che stabiliscono loro, ma anche così si ottiene un risultato che non corrisponde al vero per tutte le possibilità perché nel menu a tendina si può scegliere solo +1, +2, +3, +4. Non viene contemplata l’opzione di una persona sola né quella di una casa che possa ospitare più di 6 persone. Non sarà la fine del mondo, e certo come un orologio fermo che una volta al giorno dà l'ora giusta in alcuni casi la cifra corrisponde al vero, ma pretendo da aziende leader nel settore la capacità di contemplare tutte le opzioni possibili che si possono verificare, soprattutto a fronte di pagamenti cospicui e di un monopòlio crescente che non offre alternative.

Con buona pace dei sostenitori del libero mercato che avrebbe dovuto portare a una sana concorrenza e invece ci sta strozzando in monopòli leviatano.

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