mercoledì 2 aprile 2014

GIOVANNI AMADEO

Troppo presi dai nostri problemi. L’affitto, la salute, le relazioni sentimentali. Non solo questi e non necessariamente in quest’ordine. E ci si scopre ignari di qualcosa che è accaduto vicino a noi. Il giorno seguente non abbiamo letto la cronaca locale sul quotidiano e il giorno in questione ce ne stavamo tappati in casa e non abbiamo incontrato anima viva, qualcuno che potesse informarci. 
E così, due mesi dopo, m’imbatto a Diano Marina nel pittore Pier Giovanni Scremin che mi dice, Hai visto? È mancato il nostro comune amico. Ecco, con imperdonabile ritardo, scopro della morte di Giovanni Amadeo, titolare della Grafiche Amadeo di Imperia. Ne parliamo Scremin ed io e mi ritrovo a fare quella cosa che non ho mai sopportato: elogiare qualità e meriti di chi scompare. Eppure mi sono salite dalla pancia le parole per quest’uomo con cui ho avuto a che fare così poco, veramente poche decine di minuti in tutto, e che di fatto non conoscevo, ma in quel apparente nulla ho potuto riconoscerne presenza, gentilezza, disponibilità ed educazione. Un bel viso aperto e lo sguardo diretto. Mi dava l’idea di un uomo dai convenevoli misurati, dotato di senso pratico e capace di ascoltare. Giusto un mese fa ho pensato di chiamarlo per chiedergli un parere su un progetto editoriale. E, invece, no. Semplicemente no. 
Tutto qui. E pensavo fosse giusto scrivere anche solo poche righe in suo onore.

 23 marzo 2014

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