lunedì 18 novembre 2013

LA MEDUSA SOCIALE

1
Tutti in riva come Bartelboom, come Palomar prima di lui, ma non come loro a guardare, anzi a cercare il confine tra terra e mare, a individuare l’onda perfetta, quella che senza indugi ci fa dire, ecco il confine netto e preciso, il confine definito e definibile. Tutti in riva, sotto un sole torrido, senza potersi bagnare, solo guardare il liquame che galleggia e, per non affrontare la realtà di un accumulo esponenziale cui, di stagione in stagione, ci abitueremo, si socializza e ci si ingegna in una caccia alle meduse, capri espiatori della nostra cecità. Individui che in altro contesto si ignorerebbero, qui e ora si scambiano consigli, opinioni, punti di vista. C’è chi indica e chi provvede. Col retino a “liberare” il mare da questi intrusi, da questi urticanti esseri sicuramente sgradevoli al contatto, in una sorta di trasposizione d’intenti. Un’azione per un’altra ormai impossibile. 
2006

2
Libera spiaggia di ghiaia attento alle barche Francesco quali barche solo due piccoli gommoni da bimbo al di qua del frangiflutti attento alle onde lo sguardo si perde smarrito ma cos’è un onda tranquilla Giulia non ti porto nel mare se non vuoi anche il babbo sta vicino non vedi non s’allontana sta dove tocca mai più in là di due metri dalla riva guarda la signora si è portata il lavoro a maglia e quelli giocano a carte si son portati persino il tavolino sì ma non riesco a spostare l’asciugamano l’hanno bloccato con una gamba del tavolino Andrea Andrea non ti allontanare non andare in acqua che ci son le meduse l’hanno detto che ci sono guarda le ragazze coi retini che le tolgono e poi cosa ne fanno le fanno seccare così non ci fanno più male è proprio sporco il mare non si può più fare il bagno tranquilli son velenose le meduse e bruciano forte la pelle ti rimane il segno no il segno no allora è meglio che ti bagni solo un po’ per rinfrescarti ma hai visto lo smalto di questa tipa è verde proprio quel verde che ti dicevo che volevo il vestito certo che volevo leggere la rivista ma ci sono i suoi piedi mamma mamma cosa c’è non vedi che sto parlando su fa amicizia con qualche bambino ma mamma voglio fare un castello e non c’è sabbia per fare un castello prova a farlo con la ghiaia ma è tutta occupata dagli asciugamani allora fatti un bagno ma ci son le meduse ho paura allora va a prenderti un gelato che poi andiamo a fare la spesa ma domani torniamo certo che torniamo siamo in vacanza ma se ci sono ancora le meduse ma va’ sta’ tranquillo che le tolgono tutte.
2007

(brani tratti da "Incontri" edizioni Philobiblon 2008

Tutti i diritti riservati


Toccato piccole meduse con le dita
la testa
non i tentacoli
prima le nocche poi i polpastrelli
E’ una questione di desiderio
Tentacoli Polpastrelli.

2005


Silenziosi 

muoiono esseri
iridescenti
rotondeggianti

violacei

nel buio di sbieco
luci dal molo
illuminano

ricoprono

sulla rena onde
piane portano
china li guardo

8 novembre 2013 ore 22.15 Spiaggia d'Oro Imperia

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