Uno stormo di cormorani a buttarsi in picchiata nella chioma della palma all'altezza della mia finestra sul Parasio. Le sette di sera. Troppo buio per fotografarli. Un fracasso di ali e di foglie nel libeccio. Avanti e indietro nella frenesia di quello che mi pare un gioco, mi volano a un paio di metri dalle braccia protese.
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