Sono a due terzi della lettura del saggio di Leif Wenar "Il re nero", in originale "Blood oil".
A prima vista entrambi i titoli ed entrambe le copertine suggeriscono una trattazione specifica di circa seicento pagine sui problemi connessi al petrolio ma non è così. Non soltanto. Il sottotitolo aiuta, Petrolio, risorse e le regole che governano il mondo, ma non comunica esattamente il contenuto del testo che, partendo sì da un'attenta analisi su ciò che il petrolio è e significa, in realtà è un libro di storia, di diritto, di psicologia, di economia, e offre una lettura ampia di quella che è stata l'evoluzione delle nostre società nel corso dei secoli. Lo stile è scorrevole, i concetti vengono riproposti a più riprese e da diverse angolazioni, e il linguaggio è accessibile a chiunque abbia voglia di capire. In particolare, per dove sono giunta finora, penso che l'introduzione e il settimo capitolo "Come la forza crea il diritto" potrebbero essere una buona lettura per tutti, anche avulsa dal contesto, e che sarebbe una buona idea proporla durante le lezioni di storia nelle scuole superiori.
Se poi la lettura dovesse non sortire alcun effetto stimolante sul cervello e sul cuore, be', allora, come non detto.
Saliers 1 maggio
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