lunedì 31 ottobre 2016

AUSTRALIA: BALENE E RICHIEDENTI ASILO

Ho sempre avuto ammirazione per il popolo australiano per via della mobilitazione delle persone comuni ogni qualvolta gruppi di balene pilota si sono arenate sui loro litorali. Commovente e straziante. E, visto che si dice che chi non ha rispetto per gli animali non umani non può averne profondo e sincero per quelli umani, da tanta dedizione mi ero persuasa di essere di fronte a una porzione di società evoluta. Le politiche di Canberra nei confronti dei richiedenti asilo mi fanno però ricredere. Le condizioni degli internati sulle varie isole adibite allo scopo sono una vergogna. Non so, se come annunciato, sia stata chiusa la struttura sull'isola di Manus per la decisione della Corte Suprema della Papua-Nuova Guinea che definisce illegale la detenzione dei migranti sull'isola-prigione, resta comunque fermo sulle proprie posizioni di totale chiusura il governo australiano. Insensibile anche a quella parte della popolazione che chiede rispetto dei diritti umani, e preme per una svolta moderata delle linee guida.
Mai identificare infatti la politica di uno Stato con il pensiero dei propri cittadini (anche se la mia esperienza di cittadina italiana mi porta a dire che ognuno ha i governanti che si merita), per cui voglio credere che coloro che s'immergono in acqua ad aiutare le balene pilota nel tentativo di far loro riprendere il mare, siano le stesse persone che s'indignano per le condizioni disumane di detenzione di chi altrettanto disperatamente le coste australiane ha tentato di raggiungere per essere accolto.

Nessun commento: