martedì 23 agosto 2016

AYLAN E OMRAN

Le immagini. A che servono?
Prima era Aylan, ora è Omran. Ho impiegato un quarto d'ora a farmi venire in mente il nome del bambino riverso sulla battigia. Sul perché ciò sia possibile potrei ragionare a lungo. La sostanza è che, a intervalli più o meno regolari, il cervello deve mettere in atto delle difese. Archiviare.
Fare dei backup da andare a ripescare in caso di bisogno. Comprimere per far spazio a nuovi dati. Ma, alla fine, succedono sempre le stesse cose, e dovrebbero essere proprio i nomi a rimanere, solo che sono troppi. Cerimonia al milite ignoto. Quella storia lì. 

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