Ho letto che in un giorno della
settimana appena trascorsa le borse europee, a causa dell’incertezza sul
destino della Grecia, hanno perso qualcosa pari più o meno all’80% di quello
che la Grecia dovrebbe restituire. Qualcosa non mi torna. O, meglio, l’unica
cosa che mi torna è che la sola realtà che deve andare a gonfie vele è quella
finanziaria, tutto il resto può, come si dice qui in Liguria, andarsene invece tranquillamente a bagasce.
E il massimo risultato che le
nostre menti alte e meravigliose sono riuscite a concepire è il termine Grexit.
Martedì ero in coda all’Inps. Due
tipi parlavano della Grecia. Anzi uno parlava mentre l’altro ascoltava e
prendeva in considerazione il consiglio ricevuto:
“ Sai, io più di 5000 non posso,
devo comprarmi la moto, ma 5000 ce li metto in bond greci. Se vincerà il no
farò conto d’aver fatto un po’ di elemosina a qualche disgraziato, ma se vince
il sì, sono almeno 50 volte l’investimento iniziale, capisci? 50 volte! Mettici
qualcosa anche tu, che cazzo aspetti?”
4 luglio 2015
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