giovedì 16 luglio 2015

#KENLOACH e lo #SPIRITODEL‘45

Ieri sera sono andata al cinema a vedere il documentario di Ken Loach “Lo spirito del ‘45”. In inglese sottotitolato. Non certo un film d’evasione ma sempre nell’accattivante stile del regista.  Chiaramente si è partiti da relativamente lontano per spiegare l’oggi, e, senza pedanterie, il succo del discorso, il messaggio che dovrebbe arrivare, è stato sapientemente riassunto in poche frasi sintetiche riproposte più volte nel corso del filmato. Poche parole e tanto su cui riflettere.
All’uscita del cinema la gran parte dei commenti, espressi tra risatine e lazzi, era sull’essersi assopiti, sulla barbosità, sul bianco e nero, sul dispiacere di aver perso un certo programma in tivù, sul fatto che di Loach son meglio le commedie, sulla considerazione che il documentario non fosse male ma Loach alla fine parla sempre delle stesse cose…
Insomma, poteva risparmiarsi la fatica il buon Loach, perché di ciò che ha detto non è arrivato un emerito nulla. Sarà anche un modo di esorcizzare e proteggersi, lo sminuire e il mascherare con vociare garrulo il silenzio meditativo che avrebbe dovuto accompagnare l’uscita dalla sala ma non ne sono così certa. Alla fine refrattari  li si diventa sul serio. Per sopravvivere. Altrimenti si dovrebbe mettere tutto in discussione, a iniziare dalla nostra quotidianità.


2 marzo 2015



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