Non possiamo sapere ciò che
provano gli altri animali, e se realmente provano qualcosa, perché non parlano
e non sono in grado di comunicarcelo. Questa convinzione è diffusa e resiste,
anche se siamo nel terzo millennio e abbiamo conoscenze sufficienti per mettere
da parte un antropocentrismo ormai obsoleto.
Forse non possiamo sapere cosa
esattamente sentono ma non possiamo dubitare che ciò accada, e con grande
intensità. È così evidente, così chiaro che essi comunicano e siamo noi
spesso a non essere in grado di comprenderli.
Perché poi non considerare che
possano possedere sistemi di comunicazioni più evoluti del nostro? No, non sia
mai.
Andiamo a caccia di forme aliene
di vita intelligente. Abbiamo spedito nello spazio una sonda con formule
matematiche, musica classica, disegni di Leonardo, versi di balene, e parecchia
altra roba che dovrebbe indicare il nostro livello di evoluzione, ci siamo
dichiarati pronti a un confronto e poi, di fronte allo sguardo di un essere di
questa terra che non si presente antropomorfo, gridiamo la sua inferiorità.
Non ricordo il nome dello
studioso che guardando negli occhi una giraffa disse:
È confortante sapere di non essere al centro del creato.
giugno 2013
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