lunedì 16 febbraio 2015

#CRESCITA DEMOGRAFICA E #RECESSIONE

Continuo a sentire questa storia trita e ritrita dell’assenza di crescita demografica nel nostro Paese come una delle cause della recessione in atto. Da qui a 30 anni saremo un paio di miliardi in più ma il problema è che la crescita riguarda i paesi in via di sviluppo, mentre in quelli cosiddetti sviluppati si è pressoché arrestata. Quindi deve ripartire. Non c’è altra soluzione, dicono sedicenti esperti e giornalisti. Invece la soluzione c’è ed è sotto gli occhi di chiunque non ragioni a compartimenti stagno. I flussi migratori che hanno caratterizzato la storia dell’uomo dalla sua comparsa sul pianeta.
La scienza, nelle sue diverse branche, conferma, e supporta con prove inconfutabili, che importanti spostamenti di genti sono e saranno sempre più inevitabili. I motivi sono ovvi e non voglio elencarli in questa sede. È questo il futuro che ci si prospetta. Lavoriamo dunque per facilitare questo processo e per diffondere l’ideale umanista che l’uomo può fare grandi cose se si serve di intelligenza, cultura, etica, e onestà. E soprattutto se collabora con il prossimo. Sono molti i fronti su cui lavorare ma il primo è accettare che questa palla di terra è abitata da una varietà di popoli che saranno sempre più interconnessi e mescolati. Una nuova umanità eterogenea e ricca che avrà il compito di ripensare la vita comune, e in comune con il pianeta.. Questo è il futuro meraviglioso che potremmo avere se fossimo meno avidi e gretti.


gennaio 2015

(tutti i diritti riservati)

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