Continuo a sentire questa storia
trita e ritrita dell’assenza di crescita demografica nel nostro Paese come una
delle cause della recessione in atto. Da qui a 30 anni saremo un paio di
miliardi in più ma il problema è che la crescita riguarda i paesi in via di
sviluppo, mentre in quelli cosiddetti sviluppati si è pressoché arrestata.
Quindi deve ripartire. Non c’è altra soluzione, dicono sedicenti esperti e
giornalisti. Invece la soluzione c’è ed è sotto gli occhi di chiunque non ragioni
a compartimenti stagno. I flussi migratori che hanno caratterizzato la storia
dell’uomo dalla sua comparsa sul pianeta.
La scienza, nelle sue diverse
branche, conferma, e supporta con prove inconfutabili, che importanti
spostamenti di genti sono e saranno sempre più inevitabili. I motivi sono ovvi
e non voglio elencarli in questa sede. È questo il futuro che ci si prospetta.
Lavoriamo dunque per facilitare questo processo e per diffondere l’ideale
umanista che l’uomo può fare grandi cose se si serve di intelligenza, cultura,
etica, e onestà. E soprattutto se collabora con il prossimo. Sono molti i
fronti su cui lavorare ma il primo è accettare che questa palla di terra è
abitata da una varietà di popoli che saranno sempre più interconnessi e
mescolati. Una nuova umanità eterogenea e ricca che avrà il compito di ripensare la vita comune, e in comune con il pianeta.. Questo è il futuro
meraviglioso che potremmo avere se fossimo meno avidi e gretti.
gennaio 2015
(tutti i diritti riservati)
Nessun commento:
Posta un commento