Metto tutto nelle scatole. In bauli. Di più non ce la faccio.
Tutta questa morte che avanza e circonda, che sia guerra, fuga,
sfruttamento, cataclisma. E’ un gioco, tutto solo un gioco. Di interessi e di
dominio, le cui regole complesse e mascherate e gli intrecci restano fuori
dalla portata di chi deve mandare avanti baracca e burattini un giorno appresso
all’altro.
Un gioco al massacro. Di popoli, di terre, di generazioni a venire.
Uno sterminio pianificato.
Cronaca economico politica e sociale internazionale, non posso, non ho
la forza di sostenerne oltre il peso. Leggo, approfondisco, ritaglio, stampo e
metto nelle scatole. Per i posteri.
Che abbiano del materiale per
crearsi nella testa un cazzo di filo rosso.
giugno 2014
(tutti i diritti riservati)
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