lunedì 6 gennaio 2020

UN CONFORTEVOLE PRIVATO


Vorrei che fosse ben chiaro a tutti coloro che mi conoscono, e a coloro che ancora forse mi conosceranno, che nella mia vita, nel mio mondo, nella realtà che io contemplo, sono benvenute tutte le persone di buona volontà o, per meglio dire, le persone animate dal voler far bene. Non m'importa la provenienza geografica, l'orientamento sessuale, l'eventuale credo religioso, la formazione culturale, l'aspetto esteriore. Sono tutti benvenuti. Io divido l'umanità tra onesti e disonesti, tra chi almeno ci prova e chi no, tra persone per bene e stronzi. Tra buoni e cattivi, insomma. I principi etici su cui ho fondato la mia esistenza, per quanto non ne sia stata sempre all'altezza, sono imprescindibili. Nessun legame, parentale, sentimentale, amicale può avere la precedenza sui valori che ritengo fondanti in un essere umano.
Se un'amica, un fratello, un amante dovessero prendere posizione in contrasto a ciò in cui credo fortemente, bene, io mi schiererò dalla parte di quella che ritengo essere la giustizia. Nessuna forma di discriminazione, di generalizzazione, di giudizio sommario sul prossimo sarà accettato. E se qualcuno mi dovesse dire ma, allora, non mi vuoi bene veramente, se dovesse mettersi in competizione e pretendere da me una scelta, sappia che non avrò dubbi. La difesa del debole, di chi è ingiustamente trattato, verrà sempre prima. Né rinuncerò al confronto, al desiderio di conoscere l'altro, quand'anche l'altro fosse sgradito a chi mi accompagna.
Non cederò mai a un confortevole privato.

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