domenica 16 luglio 2017

LE STRADE DEL PARASIO

Vivo in una città il cui manto stradale nulla ha da invidiare a quello di molti Paesi in via di sviluppo o, semplicemente, con scarsi  fondi per le infrastrutture.




Nel mio quartiere la Telecom ha portato la fibra. Una ventina di giorni appresso hanno rifatto l'asfalto e la segnaletica orizzontale nei punti dove sono intervenuti per la posa dei cavi. Ciò ovviamente con la benedizione dell'amministrazione comunale che si è premurata di chiedere di spianare con il bitume eventualmente avanzato alcune buche e avvallamenti importanti.
Il risultato è stato il seguente:









Ignara di quanto sopra, noto che dov'erano una quindicina di posti moto ne è segnato a terra solo più uno. Ne deduco che gli altri posti non esistano più. Un operaio mi spiega che hanno provveduto ad asfaltare e pitturare esclusivamente le parti dove precedentemente hanno scavato o tracciato segni.




 Approfittarne? Aggiungere una quota complementare per ottenere un buon risultato?
Non ci sono le risorse è una risposta non contemplata tra quelle accettabili.
Ma non c'è problema. Continuiamo così. Con il cervello a compartimenti stagno, senza nemmeno provarci a fare qualcosa che abbia un senso.












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