sabato 14 marzo 2020

REDDITO DI CITTADINANZA E CORONAVIRUS


So che in questo momento di seria difficoltà per tutti, potrà sembrare che le mie considerazioni siano fuori luogo ma, invece, penso che maggiormente ora, in questa fase di emergenza sanitaria, l'iniquità dei requisiti per accedere al reddito di cittadinanza saranno evidenti.
Una persona che vive sola per avere accesso a un minimo di aiuti, deve grosso modo avere un indicatore ISEE inferiore a 9360, con beni immobiliari, esclusa la casa di abitazione per un valore non superiore a 30.000 euro, un reddito mobiliare non superiore a 6000 euro, e un redditto da lavoro anch'esso non superiore a 6000 euro, questo senza entrare nel dettaglio.
Controvoglia ho deciso di mettere in piazza i fatti miei e portare la mia situazione personale quale esempio di tante altre analoghe che restano in un limbo privo di tutele. E ne esistono di ben peggiori.
Ho cinquantatre anni, sono in affitto, non posseggo nulla a parte un auto del 2000 e un motorino scassato, un vecchio pc, niente tv, tablet, e ammenicoli di ultima generazione. Viaggi, alberghi, ristoranti, estetista, cosmetici, niente di niente da un bel pezzo. Sono invalida al 55%. Da quando a giugno 2018 (purtroppo pochi giorni prima della firma di un contratto a tempo indeterminato) ho iniziato una trafila ospedaliera terminata tra interventi, ricoveri, convalescenze, fino a maggio 2019, non ho potuto ovviamente lavorare. Da giugno 2019 a oggi non sono riuscita a trovare un lavoro idoneo, pur essendo iscritta nelle categorie protette. Non ho chi mi mantenga. Ciò nonostante in questi ultimi due anni sono riuscita a far fronte a tutte le spese, dall'affitto, alle bollette, alle spese mediche. Durante i ricoveri, amici hanno provveduto per me. Ho restituito loro quanto anticipato incassando a inizio 2019 due buoni postali che costituivano i risparmi di una vita (diecimila euro).
A metà 2019 ho chiesto il reddito ma chiaramente la richiesta è stata rifiutata a causa dei buoni. Mi è stato detto che se non avessi trovato lavoro ne avrei avuto diritto nel 2020. Ora scopro che le regole sono cambiate e i due buoni postali fanno ancora reddito per il 2020 anche se estinti da più di un anno. L'Isee corrente si può fare solo se si perde il lavoro ma non se si usano tutti i risparmi per sopravvivere.
Da circa un anno dunque vivo grazie all'aiuto di persone care, ma c'è un limite.
Al momento ho circa 200 euro in banca, l'indicatore Isee degli ultimi anni non ha mai superato i 2000 euro. La mia auto è da aggiustare e il motorino è morto. Mi hanno regalato il denaro per acquistarne uno usato in modo da potermi muovere nel caso trovassi un lavoro. Quindi risulterà pure che mi sono potuta permettere di spendere soldi per un nuovo veicolo.
Ora con quest'emergenza, bloccata giustamente in casa, farò una bella spesa per andare avanti fino al 3 aprile. Poi, salvo miracoli, sarò costretta a chiamare la mia padrona di casa per dirle che da aprile non potrò più pagare l'affitto. Idem sarà per le bollette. Nonostante tutto ciò rientro tra coloro che non hanno diritto al Reddito di cittadinanza. So che ci sono persone messe peggio di me. E so che la solidarietà del prossimo non verrà meno ma è una questione di principio. Ci sono persone che, con vari espedienti, sono riuscite ad ottenere il Reddito (e non parlo di stranieri) pur non avendone stretta necessità. Non ho mai chiesto nulla, mi sono sempre mantenuta accettando spesso lavori a condizioni riprovevoli pur di lavorare. Non ho mai lasciato un pagamento insoluto. Secondo me qualcosa non quadra nell'impostazione di questo sostegno al reddito. Esiste un'ampia fascia di persone che ne viene esclusa pur avendone bisogno e diritto. Bisognerebbe che le istituzioni entrassero nelle case a verificare le reali condizioni di vita, i beni posseduti, il tenore.
Ugualmente, ora che si parla di aiuti alle imprese per le perdite dovute alla pandemia in corso, di tutela dei lavoratori che non dovranno essere licenziati, e via discorrendo, si lasciano fuori le partite Iva, i precari, gli stagionali, né si considerano i disoccupati, gli incapienti, i senza fissa dimora. Chi è più in basso scivolerà sempre più giù. Con buona pace degli ideatori del Reddito da Quarantena
(https://quifinanza.it/soldi/coronavirus-reddito-quarantena/361211/?ref=libero).



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