A cosa serve che io continui a studiare? A cosa serve ciò che imparo? A cosa servono questi decenni trascorsi con l'intento di
lasciare qualcosa di buono per chi verrà? Come instillare la voglia
di comprendere al di là delle apparenze? Come trasmettere
l'attenzione di una vita? Come far nascere in chi ad essa si affaccia
il desiderio di dare un senso propositivo e lungimirante alla propria
esistenza? A cosa è servito il credere fortemente nell'essere umano,
se oggi tutto va in malora e l'ignoranza, arrogante o ridanciana che
sia, dilaga? Se l'involuzione mentale è direttamente proporzionale all'innovazione tecnologica?
A cosa serve sapere del
destino degli altri? A cosa serve portare il carico dell'altrui
sofferenza e ogni giorno restare sepolti da notizie che in luoghi
diversi e con dinamiche diverse raccontano la medesima storia?
Sapere ad esempio di
villaggi avvelenati da sversamenti criminali. O della vita che
aspetta i keniani che tornano al loro Paese dopo aver fatto parte del
gruppo Al Shabaab somalo. O della morte dei bambini filippini per una
profilassi sbagliata voluta dal loro governo. O degli intrallazzi di
questo o quel governo.
Dell'assassinio
sistematico di chi denuncia corruzione e abusi. Della disperazione di
chi non avrà mai giustizia. Dello strazio di chi è stato mutilato
nel corpo e nell'anima. A cosa serve cogliere lo sguardo smarrito di
chi vaga tra rovine di incendi, bombe, frane, alluvioni, terremoti?
Di chi è lacerato dalla solitudine. Di chi, magari a distanza di
pianerottolo, fatica a mettere in tavola un pasto. A cosa serve
riconoscere la stanchezza di chi cede? Il vuoto d'espressione di chi
è stato deprivato della fanciullezza? Di chi è stato trasformato in
merce. Di quest'umanità in sovrannumero che vaga senza meta.
Questi volti che escono
dalla carta stampata, per ognuno dei quali migliaia restano nel limbo
di una distanza inenarrabile. Corpi, persone che esistono,
sconosciute, dolenti, che vivono vite remote. Donne, ragazze,
bambine, uomini, ragazzi, bambini. Lineamenti e occhi. Massa infinita
d'anime che si estingue senza sfiorare la vita.
Nessun commento:
Posta un commento