venerdì 12 giugno 2015

BARCONI 2

E va bene. Facciamoli fuori tutti. Questi umani disperati. Ma prima salviamo le apparenze. Affondiamo i barconi in porto, quando son vuoti. (e mentre ci siamo anche sulla costa turca, da cui arrivano migliaia di profughi afghani e siriani e insomma un po’ dappertutto dove serve). Con che criterio? A caso. Tanto son pescherecci di un economia ittica in ginocchio. Anzi affondiamoli tutti indiscriminatamente. Perché altrimenti questi cosiddetti trafficanti senza scrupoli troveranno sempre qualche pescatore alla canna del gas pronto a cedere il proprio mezzo. E se non basterà dovremo avere il coraggio di farle colare a picco queste bagnarole quando son gravide di vite che come unico bagaglio portano problemi.
Di quest’umanità che galleggia alla deriva fottiamocene. L’ho già detto e scritto. Non c’è alternativa. Consideriamola un’eutanasia collettiva triste ma necessaria. Eviteremo loro di approdare a una realtà di disinganno e ulteriore umiliazione e preserveremo noi  dalla frustrazione di averli di fronte a casa nostra senza poter far nulla per loro  pur accrescendo le nostre difficoltà accogliendoli. Al bando il moralismo e l’ipocrita pudore. Ci sono scelte drastiche che vanno compiute anche se sgradevoli. E se li colpiamo da lontano ovvieremo  almeno  al fastidio della vista diretta.
Dobbiamo mettere in piedi una task force militare dedicata senza stare a far troppa pubblicità sui media, senza tutti ‘sti dibattiti e speculazioni che ci fanno solo perdere tempo. Agire. E cercare di chiudere la faccenda il più in fretta possibile. Poi a far accettare la cosa ai refrattari ci si penserà. La storia umana insegna: non è così difficile ottenere l’approvazione del popolo quando la si vuole ottenere. Possediamo un bacino pressoché infinito di spiegazioni e giustificazioni atte a rendere lecita e accettabile qualsiasi azione, anche la più atroce. Esistono tink tank ultra sovvenzionati che non fanno altro che riempirlo questo bacino. E’ come andare al supermercato. Si trova sempre il prodotto che serve. Per cui non c’è motivo di preoccuparsi di chi disapprova. Saranno sempre in minoranza.
Perché se non faremo così, se non saremo decisi e determinati nell'arrenderci alla disumanità dei più, bisognerà allora risolverla diversamente la faccenda, e alla cena conviviale tra amici, a coloro che dicono che questi animali mussulmani o quello che sono, puzzano, rubano, violentano, che a queste donne incinta e a questi bambini di pochi anni che sicuramente diventeranno terroristi bisogna farli fuori, perché altrimenti ci domineranno e distruggeranno le libertà che abbiamo conquistato, ecco a queste bestie prive di cultura, che non sanno di storia, popoli, economia, geografia, che non sanno niente di sé, che non sanno un cazzo di niente, che non sono in grado di concepire che dietro a uno dei numeri unitari che compongono quelli a tanti zeri che tanto ci spaventano perché arrivano a frotte, ci sono storie personali uguali a quelle della loro madre, di una sorella, di un figlio, di un amico, a queste bestie impegnate a parlare di figa e I phone, e a cui vorrei mettere un’arma in mano e vederli  quanto son capaci di ammazzare una di queste persone guardandola negli occhi, ecco non ci resterebbe che sparargli in bocca a costoro per far sì che smettano di dire cazzate con la presunzione di padreterni e vedere la loro faccia crollare a spiaccicarsi e lordarsi nel piatto colmo di trenette ben condite.


maggio 2015

Nessun commento: