Una cara amica, per validi motivi
che non è necessario divulgare, è costretta a separarsi dal suo cane. Un paio di settimane fa, dopo aver consultato invano amici
e conoscenti, si è attivata telefonando
per informarsi presso il canile e presso alcune associazioni della provincia in
cui vive. La risposta complessiva è
stata negativa non solo per la mancata risoluzione del problema ma anche per le
pesanti e inopportune critiche.
Mortificata ed esasperata, si è
sfogata dicendo che per assurdo da un figlio ci si può separare più facilmente
che da un cane. Sufficiente non riconoscerlo appena partorito. Ho obiettato che
il paragone non regge. Nel momento di un sì drammatico rifiuto, si decide
infatti, quali che siano le cause, di non divenire in alcun modo responsabile
di un altro essere vivente. Ma nel momento in cui si accetta la responsabilità,
la faccenda è tutta un’altra. Nel decidere se prendere un animale con sé
bisognerebbe parimenti considerare le proprie capacità, possibilità, e volontà
di provvedere ad esso qualunque siano le circostanze in cui verremo a trovarci,
positive o negative. Esaminati tutti gli scenari possibili, se non si è sicuri,
meglio anzi doveroso rinunciare. Non intraprendere la relazione. Una volta
invece scelto di prendersi carico di un altro essere che da noi dipende, in
caso di difficoltà siamo tenuti a trovare una soluzione che non risolva solo i
nostri problemi ma garantisca una buona qualità di vita e la minor sofferenza
psicologica possibile all'altro.
Detto questo, coloro che, sulla
base di un’alta casistica che in buona misura giustifica tale reazione emotiva,
accusino indiscriminatamente chiunque di assenza di cuore, incapacità
educativa, menefreghismo, egoismo, superficialità, leggerezza, dovrebbero fare
esercizio di umiltà e riflettere sul fatto che giudicare con tanta
intransigenza qualcuno che non si conosce, e concentrarsi su una distanza non
necessariamente reale anziché sul confronto costruttivo, comporta mancanza di rispetto ed equivale al sottrarre energia alla
ricerca della migliore soluzione possibile.
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